«Suono per tornare a casa»

Violinista UcrainaScappa dall’orrore del conflitto in Ucraina e si esibisce in strada per la pace La giovane musicista: «Stop alle bombe, voglio riabbracciare mia madre»

di Ilaria Vallerini

PISA Taya è scesa in strada e ha imbracciato il suo violino. «Fermate la guerra, voglio tornare da mia mamma», ha scritto su un cartoncino appoggiato sulla custodia aperta, dove custodisce il suo prezioso strumento.

Poi si è messa a suonare. La sua musica ieri ha toccato le corde più profonde dei passanti che sono rimasti elettrizzati ad ascoltarla all’angolo tra Corso Italia e via San Martino. Non c’è messaggio più forte che il suo: «Suono per dire basta a questo terribile conflitto che sta martoriando il mio Paese. Mi manca la mia famiglia, voglio tornare a casa in un’Ucraina libera». 

La guerra le ha strappato la sua “vecchia“ vita e a soli 23 anni si è ritrovata in un Paese straniero. Parla a malapena italiano, perché è qui da sole tre settimane. Ma in inglese, con un filo di voce, racconta quello che le è successo. In Ucraina era una maestra di violino, poi le bombe hanno improvvisamente squarciato il cielo di Kiev ed è stata costretta ad abbandonare il Pese per mettersi in salvo. «I bombardamenti non cessavano mai e la paura era tanta. Poi sono riuscita a mettermi in contatto con alcuni miei amici di Bucha (città nella regione di Kiev) che mi hanno consigliato di scappare subito», racconta la ragazza. 

Così Taya è partita portando con sé il suo più grande tesoro: il violino. Il pensiero corre subito a chi si è lasciata alle spalle. La mamma e le sorelle sono rimaste intrappolate nella morsa del conflitto nel Donbass. «Mio padre, invece, vive in Crimea – spiega –.

Il nostro rapporto si è incrinato da quando è scoppiata la guerra, perché, come tanti, crede alla propaganda russa e quindi ha una posizione diversa dalla nostra».

Intanto, i combattimenti si sono fatti sempre più intensi in Donbass e l’orrore della guerra ha distrutto la vita di chi è rimasto.

«La mia famiglia non è voluta scappare. Mia madre mi ha detto “io resto qua, non lascerò la mia casa né la mia terra“».

«Mi manca la mia famiglia - conclude -, anche se in Toscana ho trovato delle persone gentilissime che mi stanno ospitando».

Infatti, la giovane violinista attualmente vive in casa di una famiglia di Sesto Fiorentino che la sta ospitando da alcune settimane. Ma per Taya l’unica speranza è quella di tornare al più presto indietro «per riabbracciare finalmente sua mamma e le sue sorelle».

Nel frattempo, si è fatta coraggio e per la prima volta nella sua vita è scesa in strada e con il suo violino ha suonato, una musica profondamente straziante, ma al contempo sublime, per la pace e la libertà.

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Da La Nazione del 28 aprile 2022

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- 8 maggio 2014

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