Il contratto e la bellezza. Un’interfaccia dell’eleganza
Il 23 febbraio 1608 il rettore della Congregazione dell'Oratorio dei Filippini di Roma, padre Flaminio Ricci, scrive al confratello Francesco Francellucci, rettore dell’Oratorio di Fermo: «Con il pittor che ha fatto il nostro quadro dell’altar maggiore che vien intorno ad ottocento scudi ho fermato il patto di dipingere il quadro de’ la Natività per l’altare che mi scrivete secondo la mesura mandata, et i lumi avvisati che egli ha il prezzo. L’ho fermato a dugento scudi». Il 31 maggio Padre Flaminio scrive a padre Francellucci: «Di questa settimana ho condotto due miei amici intelligenti di pittura a vedere il quadro ormai compito. Uno è religioso laico e valente pittor chiamato il P. Blasio de’ Padri Theatini di Monte Cavallo. L’altro è il Sig. Giovan Battista Crivelli Gentil huomo romano. Ad ambedue è piaciuto molto, et mi hanno detto che il denaro è stato speso benissimo e darà soddisfazione».
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Vittorio Sgarbi – Dall'ombra alla luce.
Da Caravaggio a Tiepolo. Il tesoro d'Italia. Vol. 4, pag XII
Nella Foto: Pieter Paul Rubens, Santa Notte, Pinacoteca Civica, Fermo